lunedì 17 maggio 2010

Assisi: la marcia dell'ipocrisia

peacewormsIeri la solita, inutile marcia della pace (quella dei cimiteri, ovvio), con le solite facce e le solite parole inutili.
Come quella, quasi magica, ripetuta come un mantra: "Diritti Umani".
Peccato che quando qualcuno fa veramente qualcosa contro quelli che coi diritti umani ci si puliscono, lo stesso solerte "popolo della pace" scende in piazza per difendere - pressochè direttamente - tiranni e aguzzini.
Peccato che quando i regimi cominciano a fare morti ammazzati a vagonate, il popolo della pace non sia più così solerte.
Peccato che il popolo della pace diventi improvvisamente sordo, cieco e muto quando si parla di galere, torture, dissidenti - quelli veri, non quelli così tanto apprezzati dalle intelligencije e dai loro amici macellai.

Peccato.

1 commento:

etendard ha detto...

Anche a me, che sono cattolico, le marce della pace di Assisi non vanno molto a genio, un po' perché le mettono in piedi e vi partecipano i cd. cattolici progressisti, un po' perché, in quanto continuamente ripetute, diventano prive di significato.