giovedì 22 marzo 2012

Dei Monti e dei Topolini


C'è chi parla di una rivoluzione che non c'è, chi minaccia rivoluzioni contro inesistenti restaurazioni e chi vede, con rammarico, che si cambia tutto per non cambiare nulla.
Il fatto certo è che il Monti ha partorito il topolino.
Da che parte non è dato sapere ma è lecito immaginare.

Piccolo appunto per chi crede nella gloriosa rivoluzione montiana (per chi crede che esista): come fa un imprenditore che deve chiudere per fallimento a sborsare 27 mensilità a ciascuno dei suoi dipendenti, si vende i reni? Mi sa che non bastano. Chiarito questo, qualcuno mi spiega cosa veramente è cambiato con questa riforma?
Oltre a rendere la vita dell'impresa ancora più grama, naturalmente.
Non ho sentito (o letto) ancora una sillaba sul costo del lavoro e sulla pressione fiscale che grava su imprese e lavoratori (tutti, anche i c. d. "precari", in questo lo stato italiano è di un egualitarismo commovente, quasi sovietico, direi).

Evidentemente chi è coerente con un sistema che è de facto e de jure punitivo nei confronti di chi crea lavoro e ricchezza, fa fatica a capire che è proprio quello il problema: il sistema in sé.

P. S.: a me la Fornero che sventola quel foglio mi ricorda tanto Chamberlain che sventola l'accordo di Monaco del 1938. Ricordate "peace in our time"?


giovedì 1 marzo 2012

O la borsa o la borsa


La presa per il culo di cui scrivevo tempo addietro sembra proprio che passerà.

I poveri manager pubblici, direttori di ministeri, agenzie e corti dello stato (il minuscolo è intenzionale) e, sembra, anche i loro omologhi alle regioni e alle varie authority di cui, sinceramente, si è perso il conto, avranno lo stipendio decurtato.

Questi poveri cristi non potranno più incamerare quanto il Re del Belgio o come Kate Moss (). E come faranno a comprare le scarpe nuove ai loro bimbi?

A parte gli scherzi, quanto sopra è l'ennesima dimostrazione di quanto questo paese sia ostaggio del proprio stato, in una misura tale da far rabbrividire il più efferato membro del''anonima sequestri.

Intanto lo sceriffo se ne va fischiettando, riempiendo le casse del principe Giovanni e le patrie galere...

Benvenuti a Nottingham