lunedì 28 febbraio 2011

C'è del Marcio nella Repubblica d'Italia.


Colpevole, 9 anni.
Questa è la richiesta dei PG della famigerata procura di Milano.
Per essersi difeso, questo è l'imperdonabile crimine. Per aver difeso la propria vita e la propria proprietà.
Perchè in Italia difendersi è un crimine. Stuprare, rubare, devastare una città, uccidere non lo sono, o quantomeno sono crimini di serie B.
Difendersi è grave, anzi gravissimo. Imperdonabile.
Perchè c'è già la polizia e la magistratura a difendere i cittadini? La polizia che non è onnipotente nè onnipresente, e la magistratura ha una curiosa concezione del principio di tutela della legge e della proprietà.
I tiranni medievali proibivano ai sudditi di avere armi e di difendersi per paura che questi sudditi potessero difendersi anche contro di loro.
Oggi i nuovi vavassori impongono, con supremo sprezzo del ridicolo, proibizioni che hanno ora il sapore dell'ignoranza pura e semplice, ora il lezzo terrificante dell'abuso (ricordo ai quattro gatti che passano di qui, che il potenziale abuso non può e non deve essere motivo di negazione di un diritto).
E come ai tempi che furono, anche questi satrapi hanno le loro legioni di servi sciocchi, i loro Sir Biss, per intenderci.
Sono quelli che quando parli di "legittima difesa" ti sommergono di distinguo di dubbia moralità e origine, spargendo a pioggia patenti di "fascista". Ovvio, la contiguità ideologica (e funzionale) è di per sè evidente. Il principio dello Stato-Dio, caro ai socialisti di ogni colore, ha orrore della pura e semplice idea di cittadino (in quanto diverso da "suddito"), figuriamoci di un cittadino che voglia difendersi...

E per favore, non tiratemi furi la solita favoletta del "far-west", degna di chi ha conosciuto la storia americana dagli spaghetti western, perchè il far-west dei delinquenti a piede libero e dei linciaggi come evento sociale (o viceversa) l'avete creato voi.

3 commenti:

Fabio ha detto...

Io sono uno strenuo difensore del diritto alla legittima difesa, ma purtroppo il caso del tabaccaio di Milano è un po' al limite: i rapinatori erano già in fuga quando il tabaccaio ha sparato.

Per me lo scopo della ligittima difesa è realizzato quando l'aggressore desiste; continuare ad usare la forza contro un aggressore in fuga è eccesso di difesa.

Appunto, eccesso di difesa. Non omicidio volontario.

itto ogami ha detto...

....
già l'eccesso di difesa è un assurdo.
se per caso ti assale un tizio a pugni, puoi solo prenderlo a pugni, dopo che lui ti abbia sferrato il primo colpo... a calci non lo puoi prendere, perchè è eccesso di difesa.
se uno ti aggredisce con un coltello, tu non puoi sparargli, perchè è eccesso di difesa...
l'eccesso di difesa è una schifezza tratta pari pari dal codice penale sovietico...

Fabio ha detto...

Secondo me stiamo parlando di due cose diverse.

Tu, itto, parli della dottrina della proporzionalità fra offesa e difesa. Che è assurda ed all'atto pratico favorisce l'aggressore.

Io invece parlo del continuare ad usare la forza verso un'aggressore in fuga.

Che per me è un'eccesso, anche se umanamente comprensibile e ben diverso dall'omicidio volontario.