giovedì 30 settembre 2010

Pericolo per la democrazia

E' come dice Marino, Silvio B. è veramente un pericolo per la democrazia? Lui che possiede tutte le televisioni (ma non, evidentemente tutte le redazioni)? Lui che con "Lusinghe, minacce, promesse di beni materiali e immateriali" attira a sé parlamentari sprovveduti (come se non avessimo già visto ben altri spettacoli in passato, chi si ricorda dei "franchi tiratori" o della scissione di RC?). Lui che ha più o meno solide maggioranze (ottenute con il voto, è bene ricordarlo)?
E cosa vogliamo fare per arginare questo pericolo, magari farlo fuori a colpi di inchieste, cioè ribaltando negli uffici delle procure ciò che è stato deciso nelle urne? Oppure mandando dei cabarettisti al parlamento europeo, o magari anche all'ONU, a strillare il loro allarme?
Che fare contro Silvio B., "resistere, resistere, resistere" contro il dettato del popolo sovrano?
Ma è veramente un pericolo per la democrazia, questo Silvio B.?

Che i suoi governi siano scivolati molto al di sotto delle aspettative (e delle premesse) è un dato di fatto, basta dare un'occhiata alla propria dichiarazione dei redditi per accorgersene.
Le tasse più imbecilli e autolesioniste che questo paese catto-socialista sia riuscito a concepire sono ancora lì. E la pressione fiscale è obbiettivamente aumentata.
La frenesia alimentare che ha permeato certi ambienti fondamentalisti ha portato ad una lenta ma inesorabile restrizione di diritti civili che si credevano (dolorosamente) acquisiti e la preventiva negazione di altri, frenesia che però finisce sempre più frustrata dall'evidente conflitto con la legge fondamentale.
Gli "attentati alla giustizia" urlati pressochè quotidianamente sono in realtà un tentativo (goffo, diciamocelo) di portare la giustizia sui binari di uno stato di diritto.
Quindi, è veramente questo il pericolo per la democrazia?
Non è piuttosto il fatto che chi dovrebbe (vorrebbe) proporsi come alternativa, alternativa non è?
Perchè oltre a parlare di Silvio B. (facendogli peraltro da nauseante grancassa), a riempire enormi ed indigesti Cahier de doléances, altro non ho sentito fare o dire: non una proposta, una soluzione, non un programma, non una prospettiva, un'idea, un principio...
Oltre a Berlusconi il nulla.
Già, perchè una volta che avranno abbattuto, ghigliottinato, appeso a testa in giù l'odiato "uomo di Arcore", che cosa faranno questi soloni che ci scrutano con tecco censore e postura defecatoria da cartelloni che sono il trionfo del nulla?
Tireranno a campare, come hanno fatto i loro predecessori ed ex avversari. "Navigare a vista", o forse neppure quello.
Il nulla.
Un'intera classe politica morbosamente ossessionata da Berlusconi al punto di non vedere e non pensare nulla all'infuori di lui.
Ed è questo che gli elettori hanno tentato di fargli capire, punizione elettorale dopo punizione elettorale, ma loro non capiscono, non vedono, non sentono nulla all di fuori del loro dio/demone: Silvio Berlusconi.
Sempre e solo Silvio Berlusconi, nei secoli dei secoli.

Questo è il vero pericolo per la democrazia.

3 commenti:

Il Jester ha detto...

"Già, perchè una volta che avranno abbattuto, ghigliottinato, appeso a testa in giù l'odiato "uomo di Arcore", che cosa faranno questi soloni che ci scrutano con tecco censore e postura defecatoria da cartelloni che sono il trionfo del nulla?
Tireranno a campare, come hanno fatto i loro predecessori ed ex avversari."

Uhm, secondo te cosa faranno? Per quanto mi riguarda, non faranno proprio un bel nulla. E' questo l'obiettivo, in fin dei conti: non cambiare nulla e ritornare al punto di partenza, per riprendere il progetto interrotto nel 1994, con la discesa in campo di S. Berlusconi.
Non ci vuole una gran scienza per capire che questa lotta "partigiana" alimentata e sostenuta negli ultimi sedici anni è una lotta tra l'esigenza di vero cambiamento e chi invece vuole lo status quo ante il 1994.

Anonimo ha detto...

"E cosa vogliamo fare per arginare questo pericolo, magari farlo fuori a colpi di inchieste, cioè ribaltando negli uffici delle procure ciò che è stato deciso nelle urne?"


ma ci credi veramente a questa cosa che hai scritto?

Grendel ha detto...

"ma ci credi veramente a questa cosa che hai scritto?"
Forse sei tu che ci credi veramente.

Mi sa che non hai capito il senso del post...