giovedì 1 luglio 2010

Change? Si, in peggio

Il premio Nobel per la Pace (qualcuno mi spieghi perchè) B. Hussein Obama, Presidente degli Stai Uniti perchè una massa di fessi ha scambiato le elezioni presidenziali per gli MTV Awards, ne fa un'altra delle sue.
Non contento di aver smerigliato i cosiddetti a tutto il web (anche a quei poveri cristi che non c'entrano nulla) fino ad arrivare a far partorire 3 (dicansi TRE) inutilissime estensioni di Firefox, secondo voi che cosa fa il nostro eroe? Riconoscente del supporto entusiastico della rete promette di proteggerne la libertà di espressione? Fa in modo che i dissidenti cinesi, iraniani, cubani, birmani, ecc. possano accedere sempre più liberamente al web per far sentire al mondo il loro grido di dolore?
No.
Si fa "confezionare" una legge su misura per poter avere la possibilità di "spegnere" il web "nel caso in cui fosse a rischio la sicurezza nazionale".
Che cosa metta "a rischio la sicurezza nazionale", un attacco terroristico o il cedimento del wonderbra della First Lady, non è, ovviamente, dato sapere.
Ma non vi preoccupate, il senatore democratico Joe Liebermann, padre putativo della legge, rassicura il web e i suoi utenti:
“Al momento Pechino può disconnettere parti della sua Internet in tempo di guerra. Dobbiamo poterlo fare anche noi

PECHINO????

Beh, si. In fondo è proprio un bel "change".

Nessun commento: